Il trauma collettivo conseguente a un disastro naturale si configura come una crisi di significato. Numerosi studi supportano la trasmissione transgenerazionale di esperienze traumatiche, come pure di modelli protettivi di resilienza. I numerosi eventi culturali e scientifici che si sono tenuti in occasione del decimo anniversario del sisma che ha colpito L'Aquila nel 2009 potrebbero essere visti nella prospettiva delle mnemotecnologie. In tale contesto, l'esteriorizzazione della memoria "traumatica" attraverso le nuove tecnologiche può liberare da emozioni negative generate dal trauma per una nuova memoria collettiva. Le mnemotecnologie, in virtù della loro duplice funzione di rievocazione e integrazione, possono contribuire in modo indiretto, ma sostanziale, al processo di oblio attivo del trauma finalizzato alla ricostruzione di una nuova identità culturale.
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http://dx.doi.org/10.1708/3281.32540 | DOI Listing |
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